Di sicuro non sai che prima di essermi laureato con 110 e lode sono stato
uno studente che ha rischiato di abbandonare la facoltà di Giurisprudenza,
e pensa che sogno di fare l’avvocato da quando ero bambino.
All'età di 5 anni cominciai a dire di voler fare questo lavoro e questo probabilmente
perché il mio amato e compianto Nonno, contadino dall'intelligenza fuori dal comune, osannava il diritto riconoscendone la funzione sociale
(peccato che non ebbe le possibilità economiche di studiarlo).
Arrivato all'Università carico come un Rock-Star, prima di un concerto,
volevo spaccare tutto ma presto mi resi conto che studiare non bastava, farsi
il “mazzo” non bastava.
Infatti studiavo tanto ma…i miei risultati erano “normali”: avevo la media del
25.6. Non male di sicuro ma non di certo quello che mi aspettavo.
Volevo di più!
Capii che la verità è che è necessario conoscere ed imparare quelle regole e
quelle tecniche basilari che sono state insegnate ai giuristi passati (elaborate
da Cicerone, Pietro da Ravenna, Giordano Bruno e tanti altri grandi maestri) ma che si sono perse con il tempo e che non sono presenti nei programmi Universitari.
Senza quelle nessuno riesce a fare la differenza.